Una porzione del fondo seminterrato della casa, progettata nel 1987 dall’architetto Franco Antonelli, è stata ripensata come luogo della progettazione architettonica. È stato conservato e lasciato a vista il basamento dei setti controterra in cemento armato gettato e la struttura della scala. Altre pareti sono state demolite per aprire lo spazio ad un portico esterno prima non utilizzato, nella corte interna alla casa bifamiliare. Il telaio strutturale esterno, raddoppiato per generare un giunto sismico, è proiettato all’interno dello spazio di lavoro. Le grandi vetrate in legno costituiscono il varco tra esterno e interno, cornici rettangolari dalla geometria pura che rappresentano figure astratte in movimento dai margini definiti e rigorosi. Stessa pulizia formale è rintracciabile in tutti gli arredi interni, in parte realizzati in tubolari e lamiere di acciaio inox satinato o verniciato bianco, in parte da piani e strutture ricoperte in resina cementizia di colore bianco, in modo da convogliare tutta la concentrazione all’attività di progettazione. Le porte, alte fino al soffitto e scorrevoli concorrono alla fluidità dello spazio. Piccoli inserti in legno di rovere naturale negli arredi e negli accessori dialogano con il pavimento di rovere sbiancato. I vecchi distanziatori delle casseforme utilizzati per il getto dei setti di fondazione sono riusati per appendere i disegni alle pareti con piccoli magneti.
immagini: AG architetti