La casa RI-velata ha una doppia natura. Una casa ricostruita e una nascosta. Nella sua dualità trova sintesi formale un edificio alla ricerca di equilibrio tra la memoria dell’architettura vernacolare e la sofisticata astrazione di quella contemporanea, trasparente verso il paesaggio che la modella. Sul versante coltivato ad olivi attorno al borgo di Montefalco era presente un piccolo rudere a pianta quadrata. Il nuovo edificio prevede la ricostruzione di questa casa di circa 6 metri di lato e la realizzazione di un ampliamento parzialmente interrato. La porzione ricostruita, in pietra, ospita le camere da letto e si apre all’esterno con una finestra d’angolo dilatata per tutta l’altezza del volume, offrendo la vista del centro di Montefalco in cima alla collina. Questo volume è distaccato dal terreno del sito con una trincea che circonda la porzione ricostruita. La parte ampliata ospita gli spazi del soggiorno e della cucina, una camera e un bagno di servizio. L’ampliamento è coperto da un tetto giardino, che si raccorda al terreno del declivio circostante, quasi fosse un velo che cela la nuova porzione di abitazione. Le due anime della casa sono fra loro distaccate da un” taglio” completamente vetrato che filtra la luce all’interno dello spazio domestico. L’ampliamento si nasconde nel paesaggio, celandosi alla vista dal centro di Montefalco e aprendosi totalmente alla vallata sottostante nel prospetto opposto, con grandi vetrate scorrevoli. L’immagine del paesaggio della Valle Umbra è riflessa sulla piscina dalla forma a quarto di circonferenza che ricalca l’andamento orografico dell’altura di imposta della casa. L’edificio è sollevato dalla quota del prospetto a valle, distaccato, sospeso sul terreno e proteso sul paesaggio e sullo specchio d’acqua della piscina.
immagini: AG architetti