Nel parco di villa Belpoggio-Baciocchi, una casa di cura per malattie legate alla nutrizione, sulle colline sopra Bologna, la casa del custode è un volume puro, ricoperto da un tessuto di mattoni. Offre una facciata cieca verso l’ingresso della struttura, tagliata dal pluviale aperto, e si apre a sud con una serra solare che ospita il giardino d’inverno. All’interno del volume la scala taglia lo spazio sfalsando i solai di mezzo piano, adattandosi all’andamento dolce del declivio. L’articolazione interna degli spazi genera una corte sopraelevata chiusa da un grigliato di mattoni tagliato da una feritoia da cui sporge un ponte sospeso verso la vallata. Una copertura piana panoramica supera gli alberi del parco e rivela interamente l’immagine della città.
immagini: AG architetti